Sezione: news

I CANONI DEMANIALI DI FRONTE ALLA CORTE COSTITUZIONALE

Corte Costituzionale, sentenza 25 novembre 2020, n° 246
La Corte Costituzionale affronta il tema dei canoni demaniali su rimessione del T.A.R. Veneto, che nel corso di un giudizio concernente l’istanza di rinnovo di una concessione idraulica avente ad oggetto i lavori di fiancheggiamento telefonico del fiume Adige in un determinato Comune, in cui era stato disposto che solo dopo il pagamento di un certo canone demaniale l’istanza avrebbe avuto seguito, ha dubitato della norma veneta che aveva introdotta questa previsione. La norma dispone nei termini seguenti “in caso di occupazione di beni del demanio idrico per l’installazione e fornitura di reti e per l’esercizio dei servizi di comunicazione elettronica, così come per la installazione e gestione di sottoservizi e di impianti di sostegno di servizi fuori suolo, il soggetto richiedente è tenuto al pagamento dei canoni nella misura stabilita dalla Giunta Regionale ai sensi del comma 1, nonchè al versamento degli oneri previsti dalla normativa vigente in materia”.

LA CORTE COSTITUZIONALE ESAMINA LE ULTIME NOVITA’ IN MATERIA EDILIZIA

Corte Costituzionale, sentenza 25 novembre 2020, n° 247
La Corte Costituzionale, nell’ambito di un giudizio di legittimità proposto in via principale, ha dichiarate costituzionalmente illegittime le previsioni dell’art. 11 e dell’art. 20 della Legge Regionale veneta 25 luglio 2019 n° 29 in materia di esonero dal contributo di costruzione in determinate ipotesi di cambio di destinazione d’uso e in tema di procedure urbanistiche semplificate mediante Sportello Unico per le Attività Produttive.
Il giudizio sorgeva da ricorso presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri che riteneva non conforme a costituzione, innanzitutto, l’art. 11 della citata Legge Regionale che ha inserito nella Legge urbanistica del Veneto n° 11/2004 l’art. 40 bis in materia di “immobili costitutivi della memoria e dell’identità storico-culturale del territorio”.

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA “DISAPPLICAZIONE” DELLE NORME VIGENTI

T.A.R. Puglia-Lecce, Sez. I^, sentenza 27 novembre 2020, n° 1321
Pubblichiamo volentieri una sentenza del T.A.R. Puglia-Lecce che interviene su questione diventata “spinosa” negli ultimi anni, probabilmente ben più di quanto meritasse, se solo si facesse applicazione dei principi generali del diritto e della dovuta dose di buon senso.
La questione è quella della “possibilità”, se non addirittura “doverosità”, da parte della Pubblica Amministrazione di “disapplicare” volontariamente norme di legge che siano ritenute, dal singolo funzionario o dal politico di turno, o da una “vox populi” corrente, contrarie a qualche normativa superiore o a sentenze pubblicate, negando così l’applicazione di legge richiesta da un soggetto che ne abbia titolo.

LA BUONUSCITA PER IL CONCESSIONARIO USCENTE E’ INCOSTITUZIONALE

Corte Costituzionale, sentenza n° 222 del 23 ottobre 2020
La Corte Costituzionale con sentenza n° 222 depositata il 23 ottobre 2020, che si allega, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 54, commi 2, 3, 4 e 5, della Legge Regionale veneta 4 novembre 2002 n° 33 (Testo Unico delle Leggi regionali in materia di turismo) per violazione dell’art. 117 comma 2 lett. e) Cost. in materia di “tutela della concorrenza”.
La questione era stata rimessa alla Corte dal T.A.R. Veneto con Ordinanza del 27 maggio 2019 in un giudizio di impugnazione ove l’Avv. Massimo Carlin, per conto di una Società interveniente, sosteneva

NOVITÀ IN MATERIA DI SUBINGRESSO NELLE CONCESSIONI DEMANIALI

Art. 93 del Decreto Legge 14 agosto 2020, n. 104
Con l’art. 93 del Decreto Legge 14 agosto 2020, n. 104 è stata introdotta un’importante novità anche nel Codice della Navigazione relativamente alle regole per il subingresso nelle concessioni demaniali.
Ribadito il principio secondo cui il subingresso – cioè la sostituzione dell’originario concessionario nel godimento del titolo con un nuovo soggetto, fisico o giuridico – dev’essere sempre chiesto

FINALMENTE È STATO CHIARITO: ALLE CONCESSIONI DEMANIALI LACUALI SI APPLICANO LE REGOLE DELLE CONCESSIONI MARITTIME

Art. 100 del Decreto Legge 14 agosto 2020 n. 104
Da tempo nei propri scritti e negli interventi in sede di consulenza o in giudizio l’Avvocato Massimo Carlin sostiene che la gran parte delle regole dettate dalla normativa in materia di concessioni marittime è applicabile anche a quelle lacuali. Esiste un ampio corredo di disposizioni legislative e di fonte regolamentare sul demanio marittimo – a cominciare dal Codice della Navigazione e dal suo primo Regolamento – mentre sulla materia lacuale le norme sono assai più stringate e spesso si fa riferimento a disposizioni règie, poi abrogate dal “taglia leggi”.

IMPORTANTI NOVITA’ IN MATERIA EDILIZIA, DI SEMPLIFICAZIONE E ACCELERAZIONE DELLE PROCEDURE

Art. 10 Decreto Legge 16 luglio 2020 n° 76 “semplificazioni e altre misure in materia edilizia”
E’ stato emanato il Decreto Legge 16 luglio 2020 n° 76 che contiene “misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”.
In materia edilizia sono state introdotte molte novità volte a favorire la ripresa delle iniziative edificatorie e dell’importante attività economica legata al comparto. Qui di seguito evidenziamo le principali riservandoci di tornare successivamente con pubblicazioni e note sulle ampie tematiche:
– la prima e assai importante novità concerne l’art. 2 bis del T.U. Edilizia in tema di “deroghe in materia di limiti di distanza tra fabbricati”

LA CORTE DI CASSAZIONE PRECISA I CONCETTI DI “NUOVA COSTRUZIONE”, “RICOSTRUZIONE”, “DISTANZE LEGALI”, “REGOLAMENTI LOCALI” E “DEROGHE”

Corte di Cassazione, II^ Sezione Civile, sentenza 18 giugno 2020, n° 11845
Con l’importante ed articolata sentenza che qui pubblichiamo la Corte Suprema di Cassazione -Seconda Sezione Civile- affronta una serie di essenziali tematiche, rilevanti nell’attività costruttiva e nei rapporti tra vicini.
In primo luogo vengono precisati i concetti di “ricostruzione” e quello di “nuova costruzione”, che si ha ogni volta in cui si aumenti il volume e per effetto della quale “nuova costruzione” viene in campo tutta la disciplina delle distanze.
Quindi è stabilito in quali casi una modifica del tetto

ANCORA SULLA RESPONSABILITA’ DELLA P.A. DA “CONTATTO SOCIALE QUALIFICATO”

Corte di Cassazione, Sezioni Unite Civili, sentenza 28 aprile 2020, n° 8236
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, in sede di regolamento di giurisdizione e dichiarando la giurisdizione dell’Autorità ordinaria, è tornata sul tema della responsabilità che sorge in capo alla Pubblica Amministrazione per effetto della lesione dell’affidamento del privato.
La P.A. ha il dovere di comportarsi secondo correttezza e buona fede e ciò deriva dal più generale dovere di solidarietà sociale che trova il suo principale fondamento nell’art. 2 della Costituzione

SUI TERMINI DI IMPUGNAZIONE IN MATERIA DI APPALTI PUBBLICI

Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, sentenza 2 luglio 2020, n° 12
L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la sentenza n° 12 del 2 luglio 2020 chiarisce una serie di punti rilevanti in materia di termini di impugnazione nelle gare pubbliche e relativamente ai provvedimenti di aggiudicazione ed ai verbali di gara.
E’ noto che sul tema vigono termini di impugnazione estremamente contenuti, pur dopo le innovazioni legislative sul “rito superaccelerato” e non sempre vi è stata chiarezza circa la decorrenza del breve termine per impugnare.