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LA BUONUSCITA PER IL CONCESSIONARIO USCENTE E’ INCOSTITUZIONALE

La Corte Costituzionale con sentenza n° 222 depositata il 23 ottobre 2020, che si allega, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 54, commi 2, 3, 4 e 5, della Legge Regionale veneta 4 novembre 2002 n° 33 (Testo Unico delle Leggi regionali in materia di turismo) per violazione dell’art. 117 comma 2 lett. e) Cost. in materia di “tutela della concorrenza”.
La questione era stata rimessa alla Corte dal T.A.R. Veneto con Ordinanza del 27 maggio 2019 in un giudizio di impugnazione ove l’Avv. Massimo Carlin, per conto di una Società interveniente, sosteneva appunto l’incostituzionalità della disposizione. In tale causa era stato impugnato un avviso di gara di un Comune balneare che costringeva i gareggianti per una concessione marittima, diversi dal concessionario uscente, a riconoscersi, per partecipare alla gara, previamente debitori del 90% del valore aziendale dell’attività esistente sul demanio e quindi, per il vincitore, a pagare entro 30 giorni questo 90% a favore del concessionario uscente. Tale meccanismo costituiva una grave barriera alla libera concorrenza e rappresentava un indebito vantaggio per il prestatore. Ha infatti sentenziato la Corte “nel caso di specie, tuttavia, il riconoscimento di un indennizzo pari al novanta per cento di una grandezza dai contorni incerti ed indeterminati quale il valore aziendale dell’impresa insistente sull’area oggetto della concessione”, “costituirebbe un’eccessiva barriera a discapito dei nuovi entranti nel settore economico di interesse” e contrasterebbe con l’esigenza di garantire parità di trattamento ed uniformità di condizioni di mercato sull’intero territorio nazionale, che può essere assicurata solo dal legislatore statale”.
Già in varie occasioni e in altre cause innanzi il T.A.R. Veneto e il Consiglio di Stato l’Avv. Massimo Carlin ha sostenuta questa tesi dell’incostituzionalità della norma veneta, che risultava coniata proprio in modo da rendere difficile una paritaria gara con soggetti diversi dall’uscente. Finalmente nel 2019 il T.A.R. Veneto ha accolta la possibile incostituzionalità ed oggi la Corte l’ha dichiarata. Vi terremo ulteriormente informati, sia in questo sito che negli altri social dello Studio, sui contenuti della sentenza e sugli sviluppi della tematica.

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